Estrarre i denti del giudizio: cosa bisogna sapere
Gengive gonfie e doloranti, difficoltà a masticare e ad aprire la bocca completamente, mal di testa, dolore all’orecchio… ecco cosa salta subito alla mente alla comparsa di questi sintomi: sta spuntando un dente del giudizio (o più di uno!).
Ad ascoltare questa diagnosi la maggior parte delle persone rabbrividisce: i denti del giudizio vanno estratti – la maggior parte delle volte – e a nessuno piace questa prospettiva. Qui nello Studio Bricca ci troviamo spesso e volentieri a rispondere alla domanda preoccupate tanto dei bambini quanto degli adulti: fa male estrarre i denti del giudizio? È proprio necessario estrarli? Perché devo prendere gli antibiotici per estrarre un dente?
Per questo ci siamo detti che questa era l’occasione perfetta per parlarne una volta per tutte: ecco tutto quello che c’è da sapere sull’estrazione dei denti del giudizio.
Una premessa: cosa sono i denti del giudizio e dove spuntano
I denti del giudizio sono chiamati così perché, tendenzialmente, compaiono in quella che è proprio l’età del giudizio – tra i 18 e i 25 anni -, ma in realtà possono palesarsi anche dopo i 40 anni o non spuntare affatto. Si tratta di altri molari (i cosiddétti terzi), che spuntano alla fine delle arcate dentali superiori e inferiori, retaggio che ci riconduce al nostro passato – quando dovevamo consumare cibi molto duri e non cotti e avevamo bisogno di un apparato masticatorio ben sviluppato. Oggi la nostra bocca è mediamente molto più piccola di allora, mentre il numero dei denti è rimasto invariato: cosa fare allora quando i denti del giudizio si ostinano a uscire, mettendo a repentaglio l’equilibrio della nostra dentatura?
Estrazione dei denti del giudizio: quando è necessaria?
Questa è forse la prima cosa che ci chiedono i nostri pazienti: perché è necessario estrarre uno o più denti del giudizio? Spesso è l’angoscia a parlare: estrarre un dente è qualcosa che scatena ansia e che tutti, in qualche modo, vorremmo evitare. Talvolta, evitare questa operazione è però impossibile e può determinare il peggioramento dello stato di salute del paziente. Vediamo quindi quando è necessario procedere con l’estrazione.
- Affollamento dentale: il dente del giudizio uscente affolla le arcate dentali rendendo difficoltosa l’igiene orale quotidiana e provocando lo spostamento incontrollato degli altri denti, dando origine a problemi di malocclusione e di masticazione.
- Infiammazione gengivale o pericoronite: in particolare relativa alla gengiva che si infiamma, si arrossa e si gonfia a causa del dente del giudizio che spinge dall’interno, provocando dolore e difficoltà nella masticazione e nella normale apertura mandibolare.
- Dente del giudizio “malato”: quando il dente del giudizio uscente è già soggetto a infezioni di qualche tipo come carie, pulpiti, ascessi e granulomi.
- Mal di denti, blocco della mandibola: se il dente del giudizio provoca un dolore cronico e influisce sulla salute dentale del paziente, compresi veri e propri blocchi della mandibola e nevralgie all’orecchio.
Estrazione dei denti del giudizio: prima durante e dopo l’intervento
Come abbiamo detto in precedenza, la prospettiva di togliere uno o più denti del giudizio provoca nella maggior parte dei pazienti molta paura e ansia. Nonostante si tratti di una vera e propria operazione, e questo possa intimorire, è bene specificare che quando ci si affida a dei professionisti di fiducia non c’è motivo di preoccuparsi ed è bene lasciarsi guidare.
Inoltre, qui nello Studio Bricca, abbiamo notato che più i pazienti si sentono informati e consapevoli dei passaggi dell’operazione, più si sentono tranquilli nell’affrontarla. Ecco quindi una spiegazione step by step su quello che ci si può aspettare da questo piccolo intervento.
- Prima di estrarre un dente del giudizio
La parola d’ordine è una: pulizia. Spesso prima di un’operazione di estrazione del dente del giudizio il dentista stesso proporrà una pulizia orale completa, invitando il paziente a porre una particolare attenzione all’igiene orale nei giorni immediatamente precedenti per scongiurare un’infezione. Può essere anche utile utilizzare un collutorio disinfettante e, talvolta, il dentista prescriverà una cura di antibiotici o antinfiammatori se il caso specifico lo richiede. - Durante l’estrazione del dente del giudizio
Non c’è da preoccuparsi, l’estrazione del dente del giudizio è sempre accompagnata da anestesia locale per evitare che il paziente senta dolore durante l’operazione. Talvolta in caso di operazioni difficili o pazienti estremamente fobici si può ricorrere all’anestesia totale. Una volta sedato il paziente, il dentista procede con l’estrazione chirurgica del dente – che a volte deve essere spezzato in più parti – e con la medicazione dell’area, a volte con il supporto di alcuni punti chirurgici (sempre in anestesia). - Dopo l’estrazione del dente del giudizio
Dopo l’estrazione di un dente del giudizio è necessario adottare qualche piccola accortezza per superare i primi giorni. Il dolore e il gonfiore postoperatorio possono perdurare qualche giorno, ma con i consigli del dentista si possono superare senza problemi. Prima che l’anestesia svanisca del tutto, è necessario cominciare ad assumere antidolorifici per mascherare il dolore; poi, evitare di mangiare e bere per le prime ore dopo l’operazione può aiutare a evitare di infiammare la zona. Ancora, nei giorni successivi abituarsi a nutrirsi con alimenti morbidi e mai eccessivamente caldi o freddi. Evitare il fumo, non toccare la zona con le dita (o con la lingua!), dormire con due cuscini e attuare una pulizia orale molto delicata sono tutti gesti che aiuteranno la guarigione.
Se senti dolore persistente, difficoltà nella masticazione, mal di orecchie e noti che le tue gengive si stanno gonfiando, può darsi che si tratti del dente del giudizio. Noi speriamo di averti tranquillizzato, ma per qualsiasi altra informazione o consiglio, non esitare a contattarci e a prendere un appuntamento nel nostro Studio a Senago.