ABLAZIONE DEL TARTARO
Il tartaro è un deposito calcificato formato dalla presenza di saliva, frammenti di cibo, sali minerali e placca. I depositi di tartaro possono formarsi al di sopra del bordo gengivale, o in sacche inferiori al bordo, anche sotto gengiva. L’ablazione consiste nella rimozione meccanica da parte dell’odontoiatra o dell’igienista dentale dei depositi di tartaro mediante uno strumento che raschia la formazione del tartaro dai denti. Lo strumento utilizzato può essere meccanico, elettrico, a ultrasuoni e, utilizzato periodicamente, è in grado di prevenire le infiammazioni gengivali e patologie più gravi.
La disposizione dei denti influisce sulla formazione del tartaro nei pazienti. Denti affollati o malposti, infatti, determinano la presenza del tartaro di zone difficili da igienizzare.
In ogni caso per prevenire l’insorgere del tartaro i denti andrebbero lavati 3 volte al giorno, dopo ogni pasto. Inoltre, un numero adeguato di sedute di igiene professionale presso il proprio odontoiatra di fiducia o igienista dentale, evita che il tartaro sfoci in parodontopatia. Normalmente, per i pazienti con una perfetta salute del cavo orale, le sedute dovrebbero avvenire almeno una volta all’anno.
BRUXISMO
Il Bruxismo è un fenomeno abbastanza diffuso presso la popolazione (ne è colpita il 5-20%) e generalmente non viene avvertito dalla persona che lo manifesta ma da coloro che vivono con lui.
Alcuni studi dimostrerebbero come circa l’80 per cento dai soggetti colpiti da bruxismo sviluppino in seguito altre malattie degenerative, pertanto è necessario comunicare al proprio odontoiatra di fiducia il disturbo e intervenire rapidamente. Il bite è un dispositivo medico progettato dall’odontoiatra e realizzato su misura in laboratorio, da applicarsi all’arcata dentaria, allo scopo di interferire a fini diagnostici e/o terapeutici ed evitare i danni da digrignamento notturno (per l’appunto il bruxismo).
Il bite consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi e contemporaneamente di attenuare o ridurre o eliminare fastidiosi sintomi quali cefalee, cervicalgie o vertigini causati dal bruxismo.
CONSULTO SPECIALISTICO
Il consulto specialistico consiste in una visita professionale da praticarsi presso lo studio odontoiatrico, finalizzata a fornire indicazioni sullo specifico quadro clinico di ciascun paziente, con l’obiettivo di effettuare una corretta diagnosi e un piano di trattamenti efficace e personalizzato.
DIAGNOSI PRECOCE
Il termine diagnosi precoce si riferisce ad una serie di interventi specialistici atti a riconoscere una patologia in base a sintomi o fenomeni individuati nel paziente. L’insieme dei sintomi e dei fenomeni caratterizza il quadro clinico di una determinata patologia e permette all’odontoiatra di intervenire precocemente e con efficacia sul paziente. Si consiglia pertanto di effettuare almeno una visita durante l’anno o più visite, in caso di affezioni o patologie riscontrate, poiché in questo modo si potranno intercettare la maggior parte delle malattie al loro insorgere (mal occlusioni, parodontopatie, carie, etc.).
EROSIONE DENTALE
L’erosione dentale consiste nel deterioramento della struttura del dente a causa della presenza di sostanze acide all’interno del cavo orale. I rimedi contro l’erosione dentale sono diversi, a seconda della causa del fenomeno e dello stadio della patologia.
Se la causa dell’erosione è da ricercarsi nelle abitudini alimentari del paziente, un primo passo sarà quello di variare l’alimentazione evitando il consumo ripetuto di cibi acidi. Un’altra accortezza da seguire sarà quella non lavare i denti immediatamente dopo aver consumato alimenti o bevande ad alto tasso di acidità ma sciacquare i denti solo con acqua e attendere almeno 1 ora prima di lavarli con spazzolino e dentifricio, per dare modo alla saliva di ristabilire il ph neutro all’interno della bocca. Per quanto riguarda i trattamenti terapeutici, la cura più efficace è quella a base di fluoro, consigliata dall’odontoiatra o igienista dentale.
In ogni caso una visita specialistica presso i professionista di fiducia è in grado di circoscrivere o diagnosticare in tempo un processo in atto di erosione dentale, fenomeno spesso sottovalutato che può generare, nei casi più gravi, anche la morte del dente.
FRATTURA DEL DENTE
Il dente fratturato rappresenta per l’odontoiatra una delle sindromi più complesse da diagnosticare. Il paziente solitamente dichiara un dolore acuto in alcune aree della bocca, ma non è in grado di riferire esattamente quale dente gli provoca il dolore.
In apparenza, quindi, non c’è traccia del problema e il dente si presenta intatto. Ciò avviene in conseguenza di un possibile danneggiamento del nervo. Se il nervo viene esposto a fattori esterni quali l’aria, bevande e alimenti caldi o freddi, il dolore può divenire insopportabile.
Sia che il dente sia solo scheggiato o crepato, o nel caso in cui il dente sia completamente spezzato, è preferibile fissare un incontro con l’odontoiatra al più presto. Solo un professionista, infatti, potrà diagnosticare se il dente è rotto a causa di carie e se il nervo dentale è in pericolo o meno. Per quanto riguarda il lato prettamente estetico, l’odontoiatra saprà proporre la soluzione ottimale per la ricostruzione del dente.
GENGIVITE
La gengivite è l’infiammazione della gengiva caratterizzata da gonfiore, arrossamento, sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca. La patologia può essere affrontata mediante la rimozione delle sue dirette cause responsabili e con l’ablazione del tartaro. Lo spazzolamento corretto e frequente dei denti e l’utilizzo del filo interdentale è sufficiente ad evitare l’insorgere della gengivite e permetterne la guarigione. La prescrizione di antibiotici è indicata solo nei casi più gravi indicati dall’odontoiatra.
Se non curata la gengivite evolve solitamente in parodontite. Pertanto, all’insorgere dei sintomi sopra descritti, si consiglia di rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia al fine di prevenire patologie più gravi.
IGIENE E PROFILASSI
Mediante una serie di sedute dal proprio odontoiatra, è possibile diagnosticare le malattie del cavo orale e attivare la prevenzione di numerose patologie.
Lo specialista è in grado di condividere con il paziente i dati relativi ad una corretta alimentazione, all’individuazione di abitudini a rischio, al corretto impiego dei mezzi di rimozione della placca, al corretto impiego dei mezzi di profilassi farmacologica, ed intervenire in tal modo sui pazienti in via preventiva e precoce.
Ciascun soggetto è chiamato a provvedere privatamente ad un livello di igiene orale compatibile con la propria salute ma solo mediante le sedute specialistiche potrà provvedere professionalmente ad eliminare tutti i residui accumulatisi nel tempo, mediante trattamenti quali l’ablazione tartaro, la lucidatura delle superfici dentarie mediante pasta da profilassi, la rimozione del tartaro sub-gengivale a livello delle tasche parodontali, etc.
LINGUA A CARTA GEOGRAFICA
La lingua a carta geografica è caratterizzata dalla perdita delle papille in alcune aree della lingua che, pertanto, risultano lisce ed arrossate e si distribuiscono in modo da far apparire sulla superficie dorsale della lingua un tipico disegno di una carta geografica. La causa dell’affezione è attualmente sconosciuta. Essa può essere asintomatica oppure presentarsi con una sensazione di bruciore.
La lingua geografica guarisce spontaneamente ma può permanere per mesi e spesso ripresentarsi. Occorre pertanto rivolgersi all’odontoiatra all’insorgere dei sintomi o fenomeni, al fine di riconoscere precocemente la malattia ed intervenire efficacemente.
MALATTIA PARODONTALE
La malattia parodontale è la patologia dell’apparato di sostegno dei denti che coinvolge sia le gengive che l’osso che può condurre alla mobilità dentale e, come effetto finale ed estremo, alla perdita del dente.
La causa più frequente della malattia parodontale ha origine nei batteri normalmente presenti nella placca. Quando si rompe il normale equilibrio che mantiene in salute i tessuti, si ha l’infezione, dapprima limitata alla zona superficiale (gengivite). In mancanza di un adeguato trattamento professionale, l’infezione si estende ai tessuti parodontali, fino ad arrivare ad un quadro clinico più complicato e grave (parodontite).
NECROSI DELLA POLPA DEL DENTE
Un dente in necrosi è un dente che ha perso la sua vitalità, a seguito di un processo infettivo o traumatico.
A volte si presentano sintomi come dolore o gonfiore, altre volte invece la necrosi pulpare può risultare asintomatica. Col tempo spesso si ha lo scurimento del dente e la mancanza di sensibilità sopratutto al freddo. Poichè la necrosi del dente non sempre è conclamata, l’odontoiatra esegue un test per testare l’effettiva vitalità del dente. La cura corrisponde alla terapia canalare o devitalizzazione, che permette di disinfettare e sigillare il canale all’interno del quale era contenuto il nervo.
OCCLUSIONE DENTALE
Le arcate dentali entrano in contatto tra di loro in modo molto complesso. L’occlusione ideale comporta una media di 100 contatti simultanei e ciò permette una triturazione efficace dei cibi duri ma soprattutto un contatto stabile e solido tra la mandibola e il cranio.
Una buona occlusione dentale prevede che i denti superiori siano posizionati leggermente all’esterno rispetto a quelli inferiori e gli incisivi coprano gli antagonisti di circa 1/3 e che ogni dente entri in contatto con altri due dell’arcata opposta.
Tale contatto si verifica durante la deglutizione e il serramento delle arcate durante le ore di sonno.
Il combaciamento corretto dei denti è regolato da una miriade di fattori, primo fra tutti l’integrità delle arcate dentarie.
Il combaciamento non corretto genera mal occlusione, dovuta ad un insufficiente allineamento dei denti stessi nelle arcate dentali oppure ad una eccessiva discrepanza in senso antero-posteriore e/o trasversale delle basi ossee che sostengono i denti.
Di qui l’istaurarsi delle usure dentali e spesso di una condizione di bruxismo (notturno). Per definire il proprio quadro clinico è necessario, pertanto, rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia, il quale saprà indicare a ciascun paziente il trattamento da seguire per evitare patologie e problemi più gravi.
PULPITE
La pulpite è l’infiammazione della polpa del dente. Il sintomo più frequente della pulpite è l’aumento di sensibilità del dente agli stimoli del caldo e del freddo o a cibi contenenti alte quantità di zuccheri o alla masticazione. Nei casi più gravi il dolore è pulsante, continuo, generalmente mal localizzato e talvolta difficilmente riferibile correttamente al dente dolorante.
Nella pulpite necrotica, dove la polpa del dente muore, non esiste più la sensibilità agli stimoli termici che viene sostituita da dolore alla percussione e/o alla masticazione.
Per le pulpiti conclamate, indipendentemente dalla causa, la terapia è rappresentata dalla rimozione della polpa irreversibilmente infiammata. La assunzione di analgesici risolve la sintomatologia acuta della pulpite ma non porta alla guarigione della polpa infiammata, compromessa irreversibilmente.
Pertanto, alla presenza dei sintomi sopra descritti, è necessario recarsi presso il proprio odontoiatra di fiducia, il quale potrà evitare il presentarsi della parodontite apicale acuta, naturale evoluzione acuta della pulpite.
RADIOGRAFIA DIGITALE
La fotografia digitale ha raggiunto e superato la pellicola da molti anni. Lo stesso processo è avvenuto in radiologia medica. Grazie alla radiologia digitale, inoltre, i tempi di esposizione alle radiazioni sono talmente ridotti che i pazienti esaminati dagli apparecchi digitali ricevono fino al 90% di radiazioni in meno rispetto a quelli esaminati dagli apparecchi radiologici tradizionali.
SBIANCAMENTO DENTALE
Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi.
A questo primo tipo di sbiancamento, cosiddetto cosmetico, si affiancano altri tipi di sbiancamenti utili per risolvere problemi dentali più gravi, dovuti a patologie oppure a terapie con alcuni tipi di antibiotici.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.
TUMORE DELLA BOCCA
Il tumore del cavo orale non è raro. Una visita periodica delle mucose orali, presso il proprio odontoiatra di fiducia, unita ad interventi mirati alla eliminazione dei fattori di rischio, come il fumo e l’alcool, rappresenta il migliore approccio per contrastare questa malattia che ogni anno miete diverse vittime.
ULTRASUONI
In odontoiatria si sta sempre più affermando l’uso di strumenti ad ultrasuoni sia per l’eliminazione del tartaro che della placca. E’ possibile, infatti, effettuare la pulizia dei denti mediante apparecchi che emettono vibrazioni ad alta frequenza, capaci di disgregare e staccare il tartaro dalle superfici dentali.
Per la levigatura sottogengivale si ricorre a frequenze che permettano di lavorare senza ledere il tessuto gengivale particolarmente fragile e infiammato. Gli ultrasuoni di ultima generazione possono essere impiagati anche per la preparazione di cavità cariose soprattutto per rifinire i margini frastagliati delle cavità stesse.